Crostata cioccolato e caffè

Questo dolce è a metà tra una crostata e una torta soffice e leggera, quindi è perfetto sia come dessert sia da inzuppare nel latte a colazione! Una frolla leggera e sottile racchiude un ripieno morbido e goloso al cioccolato, profumato dall’aroma intenso del caffè amaro. Inoltre, lo zucchero di canna presente sia nella frolla sia nel ripieno lo rende un dolce ancora più salutare e nutriente. Se proprio non avete tempo di fare la frolla, volendo potete cuocere il ripieno da solo: otterrete un dolce tipo brownies.

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Ingredienti per la pâte sucrée:
200 g di farina
100 g di burro
25 g di farina di mandorle
80 g di zucchero di canna
1 uovo
un pizzico di sale

Ingredienti per il ripieno:
150 g di cioccolato fondente
2 uova
100 g di zucchero di canna
70 g di burro
25 g di farina
50 g di caffè espresso freddo
un cucchiaino di lievito
un pizzico di sale

Per la pâte sucrée macinare lo zucchero di canna fino a farlo diventare zucchero a velo e poi impastare tutti gli ingredienti fino a formare un panetto. Avvolgerlo nella pellicola trasparente e porlo in frigorifero per almeno un’ora.

Per il ripieno montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere il caffè e il cioccolato fuso a bagnomaria assieme al burro. Aggiungere poi la farina, il lievito e infine gli albumi montati a neve con un pizzico di sale.

Trascorso il tempo di riposo, prendere la frolla dal frigorifero e stenderla finemente (dello spessore di mezzo centimetro). Imburrare e infarinare una tortiera da crostata piuttosto piccola (diametro di circa 20 cm) così da ottenere una torta gonfia e soffice, e rivestirla con la pâte sucrée. Versarvi all’interno il ripieno e infornare a 180°C per 25-30 minuti, finchè sarà bella gonfia.

2 pensieri su “Crostata cioccolato e caffè

  1. Carissima Anna, ma che bella sorpresa, una ventenne che clicca mi piace su una mia invettiva verso i diversamente alimentati, una rarità.
    Complimenti per il tuo amore per i dolci.
    Pure io non riesco a vivere senza i fornelli, in casa cucino tutto io e ci si avvicina ai fuochi solo e soltanto previa autorizzazione, la mia.
    Perché è più soddisfacente vedersi arrivare in tavola il manicaretto già impiattato.
    Io non faccio dolci, per fare dolci bisogna essere precisissimi, ma cucino qualsiasi altra cosa.
    Se ti interessa, da me, trovi in fondo un link “il ricettario di Zac”, dove sono pubblicati alcuni miei piatti che molte mie lettrici hanno da tempo inserito nel loro libretto di ricette, queste ultime facenti parte di quelle cose che ancora si scrivono con una penna e non con la tastiera.

    Hasta
    Zac

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