Non c’è niente di più soddisfacente che cucinare il pane. Mentre quel profumo caldo e intenso riempie tutta la casa, noi sforniamo la nostra pagnotta bollente, facendo attenzione a non toccare con le mani quella croccante crosta dorata che scricchiola non appena la si tocca, ma che racchiude all’interno una cuore soffice e morbido.
Una semplice forma di pane si ottiene grazie a due principali ingredienti: il lievito madre (che va rinfrescato ogni settimana), e tanto ma tanto amore e pazienza. Non si può pensare di preparare il pane se si ha fretta!
Io solitamente procedo così: prendo la dose di pasta madre (rinfrescata qualche ora prima) desiderata, in base alla quantità di pane che si vuole ottenere. Normalmente 100-150 g per circa 300 g di farina, e otterrete già una bella pagnotta. A questo punto mescolo la pasta madre con acqua tiepida (regolatevi voi, in base alla quantità di farina che volete usare), due-tre cucchiai di olio, e d’inverno anche un pizzico di lievito di birra per rendere la lievitazione più veloce. A questo punto aggiungete le farine e il sale (abbondante). Io amo usare un mix di farina: farina di segale, farina integrale, semola rimacinata di grano duro… Insomma sbizzarrite la vostra fantasia! L’importante è che in questo mix sia sempre inclusa una notevole quantità di farina Manitoba o tipo 0. Poi faccio lievitare la mia pagnotta fino al raddoppio (dalle 2 alle 5 ore, dipende dalla temperatura esterna) in una ciotola coperta da un canovaccio, spesso messa nel forno spento. Una volta lievitata, la rinforzo impastandolo e facendo delle pieghe, e la rimetto a lievitare. Dopo qualche ora la riprendo, la rimpasto dandole la forma desiderata, la pongo sopra una placca da forno, e la faccio riposare così mentre aspetto che il forno si riscaldi (200ºC almeno). Infine la inforno e aspetto che si crei una crosticina dorata! Capirete se è cotta anche dentro se battendo un pugno sul fondo sentirete come un suono di cavità.


Mmmm.. che delizia!
Io il pane lo faccio sempre in casa, ma con la macchina apposita! 😉