Giappone

Pronti per scoprire il nostro itinerario in questo viaggio indimenticabile? Avviso: non avendo troppi giorni, abbiamo scelto di svegliarci prestissimo e andare a dormire tardi, quindi come vedrete le nostre giornate sono intensissime, quindi se riuscite a prenderla più con calma ben venga! Altro avviso: noi amiamo viaggiare cercando di andare alla scoperta di luoghi un po’ più local, lontani dalla folla di turisti, ma pur sempre senza andare a impelagarci in situazioni troppo scomode (insomma, un po’ di comfort ci sta!), quindi se questo è lo stile di viaggio che fa per voi seguiteci nel nostro. Per quanto riguarda gli hotel, abbiamo scelto tutti hotel molto carini senza spendere una fortuna, mi sento di consigliarveli tutti, anche perché in quanto a pulizia erano perfetti. E per quanto riguarda i ristoranti, abbiamo alternati bancarelle di street food super local dove mangia con 5€ a ristoranti un po’ più carini (pur sempre local) dove magari spendi un pochino di più ma ne vale la pena (diciamo che essendo abituati ai prezzi italiani qui si spende sicuramente meno!). Bene, ora partiamo.

Giorno 1 (28/07) Tokyo

24 ore dalla partenza da casa, sbarchiamo a Tokyo. Un’ora di metro dall’aeroporto alla zona di Asakusa, dove si trova il nostro hotel. Sono le 15. Sbuchiamo in una zona stupenda: un mercato un po’ coperto e un po’ all’esterno, appena fuori dal parco del tempio Sensoji, colmo di chioschetti che vendono oggetti di qualsiasi tipo e street food. Ovviamente, ancora prima di arrivare in hotel ci fermiamo a prendere due granite “grattugiate” per combattere il l’umidità a cui dobbiamo ancora abituarci. Arriviamo in hotel, consigliatissimo, piccolo e intimo. Usciamo e facciamo un giro ad Asakusa, uno dei pochi quartieri di Tokyo che conservano ancora l’atmosfera della vecchia Tokyo, con edifici bassi, minuscole vie pulitissime e ricche di negozietti e locali deliziosi. Visitiamo il Sensi-ji temple, e poi assaggiamo un onigiri con anguilla laccata e dei mini tonkatsu. Andiamo a piedi verso Ueno, zona ricca di vita, dove, nelle vie sotto la ferrovia, si alternano banchi di pesce, frutta, a negozi di alimentari e fantastici locali in cui fermarsi a mangiare (Ameyoko shopping street). Noi abbiamo una botta di fortuna e capitiamo davanti ad AIDAYA dove non c’è coda, ci infiliamo subito (ci sono solo 9 posti e noi siamo 6!) e ordiniamo il loro fantastico Tsukemen (la maggior parte dei locali fanno un solo piatto, e dato che è difficile comunicare vi consiglio di assaggiare tutto senza chiedere variazioni perché li metterete in difficoltà). Passiamo a fare un giro a Ginza la sera, nella via più famosa (Yanaka Ginza), vi consiglio un cocktail da High Five (chiuso la domenica).

Giorno 2 (29/07) Tokyo

Colazione in hotel tipica giapponese vegana, davvero ottima! Prendiamo la metro fino a Shibuya, passiamo dal famoso crossing, poi passiamo dal Miyashita park, e proseguiamo per arrivare a Cat Street, una zona bellissima nel quartiere di Harajuku con piccole vie, case basse, e negozietti super stylish. Perdetevi in questa zona e fate un giro nelle varie stradine entrando nei negozi che più vi ispirano. Pietro ha comprato dei jeans giapponesi in un negozio molto cool: Ask For Smart Clothing Store Est 1992. Ci sono anche vari negozi vintage. Se vi piacciono i manga potete fare un giro in Takeshita Street, io l’ho trovata molto turistica. Prendiamo poi la metro fino aLa stazione di Toyosu Market, la zona nuova del mercato (spostato qui nel 2018). È una zona nuova molto elegante e tranquilla. Ci avviamo verso il mercato: vedrete più cose la mattina ma il pomeriggio è meno affollato. Attenzione perché i locali per pranzo chiudono prestissimo (tra le 13 e le 14): sono già le 14:30 quindi ci fermiamo a mangiare un sushi in un centro commerciale (in Giappone quasi tutti gli ultimi piani dei centri commerciali, che sono tutti molto belli, ospitano una zona food con locali super carini). Sushi ottimo, d’altronde siamo attaccati al mercato del pesce. Facciamo poi un giro al mercato, che consiglio anche a chi non è appassionato di cucina! Noi non abbiamo avuto tempo ma sarebbe bello venire la mattina presto alle 5 per vedere la battitura dei tonni. Prendiamo preso un gelato pazzesco al matcha con marmellata di fagioli e un matcha latte da Fukuoka Yame Cha poi torniamo alla metro e arriviamo alla Kodokan Judo Institute. Tappa doccia in hotel (siamo sudatissimi dopo questa giornata sotto il sole cocente!). Per cena ci dirigiamo nella zona di Shinjuku. Visitate la via Omoide-yokocho con vari locali stile street food, tutti che offrono yakitori. Non mi fermerei lì, noi abbiamo proseguito fino ad un izakaya: Robata Sho, buonissimo! Condividete tanti piattini stile tapas e provate il sakè (o se preferite una birra)! Dopo cena dirigetevi a Golden Gai, zona con minuscoli piccoli bar dove fermarsi a bere con i locals più disperati (potete passare da Kabukicho, zona a luci rosse di Tokyo).

Giorno 3 (30/07) Tokyo

Colazione leggera in hotel e alle 10:15 ci troviamo con la nostra guida Yuki per iniziare un tour gastronomico con Oiishi. Partiamo da una stradina super carina con vari locali molto cool, chiamata Yanaka Ginza. Qui assaggiamo: un melon pan da Bakery Hitotema (bomba!), l’uva giapponese in un mercato, il gelato al matcha e al melone da GuruGuru Hokkaido (bomba!), i dorayaki e i mochi alla patata dolce in una mini pasticceria, e poi ci sediamo in questo locale fantastico dove ci si tolgono le scarpe all’ingresso, chiamato Sun Potter Cafe Nonbiriya. È stata un’esperienza unica! Poi siamo andati a fare un giro al parco di Ueno, dove c’è un laghetto pieno di ninfee e siamo tornati in hotel perché si moriva dal caldo, avevamo tutti la testa cotta. Poi io Marta mamma e papà siamo andati a Ginza in un negozio di cartoleria di 11 piani chiamato Itoya (da vedere se vi piace il genere!) mentre Pietro e Riki sono andati in un negozio enorme pazzesco pieno di orologi di qualsiasi genere (chiamato Nakano Broadway). Siamo andati a fare aperitivo in un rooftop a bordo piscina chiamato The Mint Ginza. Poi dovevamo andare a cena in un posto di gyoza che sembrava buonissimo (Gyoza Bar Keisuke) solo che era un po’ lontano e ci siamo fermati prima in un posto di teppanyaki… bocciato!

Altra zona giovane che mi hanno detto di visitare è Shimo-Kitazawa. Se volete vedere gli allenamenti di sumo andate nell’orario 7:30-9:30 ad Arashio-beya (ma prima controllate sul sito se è aperto, nella nostra settimana era chiuso).

Giorno 4 (31/07) Kyoto

Colazione in hotel e partiamo la mattina. Arriviamo in stazione e compriamo sul momento un biglietto per Kyoto (non abbiamo acquistato il JR pass perché per il numero di treni che prendiamo in questi giorni ci conviene acquistarli singolarmente). Dalla stazione con Uber andiamo diretti a pranzo in un posto local buonissimo: Ebisugawa Gyoza Nakajima, poi facciamo un giretto a Rokurocho, beviamo un caffè e infine arriviamo in hotel, al Rakuro Kyoto by the share hotels, molto bello con letti futon. Con l’uber raggiungiamo verso le 17:00 Fushimi Inari, all’inizio c’è tanta gente ma più sali e meno gente c’è (consiglio mattina presto o tardo pomeriggio), è da vedere! Andiamo poi nella zona vecchia di Sannenzaka e camminiamo fino al Hokan-ji Temple, vicino al quale prendiamo un birretta in una terrazza carina. Andiamo poi a cena in una locale davvero super chiamato Taro-ya in una via un po’ nascosta, un locale a gestione famigliare aperto 25 anni fa, stile Izakaya, dove si mangiano Obanzai, tipo tapas. Vi consiglio in assoluto: sashimi di tonno, insalata di patate, polpette sweet&sour, melanzana al miso, stir fried udon, calamari fritti, tempura di verdure.

Giorno 5 (01/08) Kyoto

In hotel c’erano solo due colazioni stile giapponese, quindi, avendo voglia di qualcosa di più dolce, decidiamo di andare a fare colazione allo Schoolbus cafè, bakery molto buona stile occidentale (vi consiglio anche Panel Cafè con dei mitici fluffy pancakes, scegliete un tavolino esterno affacciato sul fiume, noi non siamo andati perché apriva alle 10:00). Facciamo un giro a Nishiki market, molto turistico, e poi nella zona vecchia di Gion e Kirakawa Lane, molto carino! Alle 13:30 iniziamo un corso di cucina che mi ha consigliato un’amica di un’amica che vive a Kyoto e organizza esperienze. È stata un’esperienza fantastica, abbiamo cucinato il temari sushi (un nigiri fatto a boccone ideato per le geishe che non dovevano rovinarsi il rossetto) con salmone affumicato e shiso, branzino marinato e shiso, uova e germogli, e poi abbiamo preparato una leggerissima tempura in stile Edo. Ci siamo divertiti tantissimo e il risultato è stato un pranzo ottimo! Dopo una tappa in hotel, mentre Pietro e Riki sono andati a giocare a tennis nel parco centrale vicino all’hotel (hanno detto bellissimo!), andiamo a prendere un cocktail in un posto super, Bar K-Ya (cocktail con sakè top!). Poi torniamo a cena nel posto della sera prima perché ci era piaciuto troppo!

Giorno 6 (02/08) Osaka

Colazione di nuovo allo Schoolbus, e treno per Osaka (mezz’oretta). Check in all’hotel Noum sul fiume, super carino. Fa un caldo tremendo. Facciamo un giretto sull’isola di Nakanoshima dove c’è un roseto carino, e poi con l’uber (perché il caldo era insostenibile) andiamo a fare un giro al castello di Osaka. Prendiamo un taxi verso il centro e ci fermiamo a pranzo al volo e in un posti di onigiri molto buoni, Oishisa Sonomama (quello con il tonno top!). Notiamo subito che qui sono molto più flessibili, simpatici e più propensi alla chiacchiera rispetto a Tokyo, ci piace! Dopo una pausa in hotel (non si riusciva a stare fuori dal caldo) usciamo di nuovo alle 17, passando da un negozietto fantastico chiamato Paper Message (mi sarei comprata tutto!)prima andiamo a fare un giro in un negozio-laboratorio di jeans da uomo di altissima qualità (Samurai Jeans) e Pie se ne compra un paio molto bello, poi prendiamo la metro fino a Dotombori, una zona della città piena di locali che si anima la sera. La via centrale è molto commerciale e affollata, ma se cercate nelle vie adiacenti troverete dei posti molto carini. Noi ci fermiamo a mangiare da Bird, e abbiamo mangiato divinamente. Tutto pazzescamente buono: l’insalata di patate con cipolle e filetti di patate fritte, le chips di patate con alghe e formaggio, i noodles, i dim sum di maiale con la pasta sottilissima, gli spiedini di funghi, con gli involtini primavera con patate gamberi e parmigiano, il gelato al caffè in cialda. Andiamo a dormire presto perché domani si parte per Hiroshima alle 7! Consigliato anche Yamazaki whisky distillery (prenotare prima) e mi hanno detto di provare Toyo Izakaya, famoso per una serie su Netflix.

Giorno 7 (03/08) Hiroshima & Fukuoka

Sveglia presto e dritti in stazione, prendiamo qualche dolcetto in una dei negozietti (in tutte le stazioni ci sono tanti posticini buonissimi e curati, vere e proprie food hall). In un’ora di Shinkansen arriviamo a Hiroshima e ci dirigiamo subito al memoriale della pace. È stata un’esperienza molto toccante, assolutamente da vedere se ci passate. Torniamo in stazione, compriamo delle sushi box fantastiche e dei ravioli caldi deliziosi che mangiamo in treno. In un’ora arriviamo a Fukuoka. Check in in hotel (Hotel Mei Tenjin), lasciamo le valigie e andiamo con Uber in una spiaggia chiamata. La spiaggia sarebbe bellissima perché è ampia e vuota ma purtroppo è un po’ sporca e l’acqua talmente calda che non riuscivi a starci dentro. Ci siamo fatti comunque un bagno perché ne avevamo bisogno! Siamo poi tornati in hotel solo che è arrivato un Uber da 4 persone e quindi Pietro e Riki hanno dovuto prendere un bus e poi farsela a piedi (hanno fermato il bus per sgridarli perché facevano FaceTime parlando ad alta voce!). Doccia e di nuovo fuori, destinazione Yatai Food Stalls: Fukuoka è famosa per queste bancarelle che vendono qualsiasi cosa e costeggiano uno dei fiumi della città. L’atmosfera è vivace, l’unico problema è che le bancarelle sono sempre piene quindi dovrete fare un po’ di coda. Noi ci spostiamo in una strada lì vicina e troviamo un izakaya chiamato Iwabei, all’inizio di Eirakuchu-Dori Street, dove mangiamo divinamente!

Giorno 8 – Kyushu 1

Colazione in hotel e poi andiamo in aeroporto a ritirare il mini van da 6 che abbiamo noleggiato. Partiamo alla volta di Arita, la località del Giappone più famosa per le ceramiche. prima tappa, dopo un’ora abbondante di viaggio, arriviamo al villaggio rurale di Okawachiyama, la città segreta della ceramiche, in cui avevano nascosto i più esperti ceramisti in modo che nessuno potesse raggiungerli e copiare le loro tecniche. Il paesino è minuscolo ma molto carino, con vari negozietti di ceramiche a buon prezzo. La zona del cimitero sul fiume con il ponticello in ceramica è molto suggestiva. Da lì in 20 minuti raggiungiamo Arita, anch’essa famosa per le porcellane, e ci dirigiamo subito verso il treasure hunting: un’esperienza bellissima. Vi troverete in un capannone stra colmo di vecchie ceramiche di ogni genere. Potete scegliere tra due cestini (36€ per il basic e 72€ per il premium) e avrete 90 minuti di tempo per riempire il cestino fino al bordo e non oltre di tutte le ceramiche che troverete, e che poi potrete portare a casa! Noi ci siamo divertiti un sacco a scovare le ceramiche più belle in mezzo al caos. Vi lascio qui il link https://holiday-golightly.com/treasure-hunting-in-arita/ ma attenzione perché apre alle 10 e chiude alle 15:30 (sulla mappa dovreste trovarlo con Kouraku Kiln). Ripartiamo per Yufuin, con tappa ad un 7-Eleven per pranzare con onigiri (tonno e maio i migliori) e qualche snack sfizioso (abbiamo amato le castagne bollite e i fagioli rossi soffiati!). Dopo due ore di auto arriviamo in paradiso, al Hoshino Resort Kai Yufuin, un hotel in mezzo alla natura, e più specificamente, costruito in una risaia. La camera (la nostra con 4 letti tutti uniti!) affaccia su questa magnifica risaia a terrazzamenti. Essendo questa zona di onsen ovviamente l’hotel ne ha due, uno per gli uomini e uno per le donne, ci vestiamo tutti uguali con un pigiamino che troviamo in camera e le infradito giapponesi, e ci buttiamo subito in questa vasca di acqua bollente, una vera manna dopo tutte le ore di viaggio. Tutti belli rilassati ci cambiamo, questa volta con una vestaglia lunga, un kimono blu e una cintura spessa gialla, e ci dirigiamo alla cena. Una cena incredibile: tantissimi piatti, vari ed elaborati, gusti intensi ma pietanze leggere, presentazione impeccabile e servizio rapido! Il piatto di sashimi misto era di una bellezza e di una bontà… 

Giorno 9 – Kyushu 2

Sveglia alle 7, io Riki e Pie andiamo a farci una corsetta intorno all’hotel mentre Marta Papi e Mamma fanno una mini lezione di ginnastica in hotel. Andiamo poi a farci un bagnetto nell’onsen, ci rimettiamo il pigiamino e ci dirigiamo alla colazione. Che colazione divina! Quella giapponese parte con un bbq di carne e verdure per proseguire con pesce alla griglia, uova, zuppa, tofu e mille altri assaggi! Quella western invece è più classica ma comunque deliziosa, varie tipologie di pane, marmellate fatte in casa, yogurt, drink allo zenzero, uova, salsiccia, insalata. Non andremo mai via di qua, si sta troppo bene, questo luogo trasmette una pace incedibile. Partiamo in auto alla volta di Takachiho, una gola molto carina con una cascata sotto la quale si può fare un giro in barchetta. Se volete da qui si può raggiungere Kurokawa Onsen o Beppu (meglio in periodo invernale o autunnale perché essendo città termali conviene andare quando fa più fresco). Peccato per la quantità di turisti (la prima volta in questo viaggio che abbiamo visto tanti turisti assieme!) e il caldo asfissiante. Dopo la passeggiata lungo la gola, decidiamo di non prendere la barchetta perché si moriva dal caldo, torniamo all’auto e ripartiamo per Kumamoto. Non manca la tappa al 7-eleven o al Family Mart per i nostri amatissimi onigiri tuna e maio che ci stanno salvando la vacanza (Pie ne ha mangiati una ventina in tutta la vacanza!). Arriviamo a Kumamoto, città brutta, però ci serviva come base per l’ultima notte. Dormiamo al OMO5 by Hoshino Hotel, in centro davanti al castello, con una bella terrazza. Dopo un po’ di relax andiamo a cena in un posto molto semplice attaccato all’hotel, ma comunque buonissimo (abbiamo notato che qui è difficile mangiare male, anche al supermercato o in autostrada si trovano sempre prodotti già pronti di altissima qualità e freschissimi, cosa che da noi è molto rara). Dopo una scorpacciata di ravioli e noodles, completiamo con una partita di briscola e andiamo a dormire presto. 

Giorno 10 – ritorno!

Sveglia alle 6 e auto fino alla stazione di Fukuoka, lasciamo l’auto e in 5 ore di Shinkansen raggiungiamo Tokyo, di qua treno fino all’aeroporto, volo di 3 ore fino a Shangai e infine volo di 13 ore fino a Milano! Ce l’abbiamo fatta. È stato un viaggio fantastico, che sicuramente ricorderemo per le tante risate e scorpacciate, alla scoperta di una cultura lontana da tutto ciò che conosciamo, di bellezze inaspettate e di momenti che ci hanno arricchito molto. 

Altro

Altre cose che mi ero salvata a Tokyo:

  • Tempura Abe – stella bib gourmand, un po’ nascosto, molto carino
  • Shinsuke – esperienza izakaya ad Asakusa
  • Onigiri asakusa yadoroku – bib gourmand Michelin top per onigiri
  • Hatoya – matcha
  • Onigiri Yamataro – super carino
  • Onigiri Bongo – stesso proprietario di quello sopra
  • Ramen Kamo To Negi – sembrava buono
  • Uogashi Nihonichi standing sushi bar – varie sedi, top!
  • Nanaya Aoyama – gelato matcha super
  • Anda Gyoza – Taiwanese bib gourmand da andare
  • Nakameguro: zona giovane da visitare
  • BW cave – cocktail alla spina, pazzesco!!
  • Bathe Yotsume Brewery – fighissimo per birra
  • Sarutahiko Coffee Yoru no Bu – try coffee margarita or matcha martini
  • Shimokitazawa: high quality thrift shopping https://www.timeout.com/tokyo/things-to-do/one-day-in-shimokitazawa
  • Se volete vedere gli allenamenti di sumo andate nell’orario 7:30-9:30 ad Arashio-beya (ma prima controllate sul sito se è aperto, nella nostra settimana era chiuso)
  • Jimbocho – second hand bookstores
  • Kapital – vintage
  • Berberjin- vintage store in Harajuku, zona figa per moda, vicino posto di fried noodles
  • Chillweeb in Harajuku – vintage
  • ECW SHOTO – vintage
  • VISVIM store Nakameguro – vintage
  • Vektor shop – vintage
  • Jindaiji – old Japan best kept secret
  • Shibuya Sky for view
  • Onibus cafè Nakameguro
  • Rikugien Gardens
  • https://www.timeout.com/tokyo/restaurants/20-best-ramen-in-tokyohttps://www.timeout.com/tokyo/food-drink

Altre cose che mi ero salvata a Kyoto:

  • Archi coffee and wine 
  • No name ramen – nascosto da trovare (vedi ig) 
  • Hikinuku to come – posto burger su riso
  • Sawawa – matcha 
  • Gion Unagi Kawatu- Anguilla, Top
  • Walden woods – dolci francesi, caneles du bordeaux 

Bucket list, cosa dovete assaggiare in Giappone:

Segnatevi questa bucket list con cosa non potete perdervi se andate a Giappone: 

  • Nigiri, sushi, sashimi (tutti pensano si mangi ovunque ma in realtà dovrete andare alla ricerca del locale giusto specializzato in sushi di alta qualità, meglio se andate vicino ai mercati del pesce) 
  • Tempura (a noi è piaciuta molto in stile Edo, più sottile e digeribile, andate in un posto dove siete sicuri che la facciano bene) 
  • Tonkatsu e Katsusando (cotoletta di maiale su riso oppure nel panino, si trova spesso anche nei take away in stazione) 
  • Onigiri (preparati al momento in locali dedicati a questa specialità oppure provate quelli del 7-eleven tuna e maio con riso alla soia) 
    Ramen, noodles e udon (in ogni versione: caldi, freddi, con carne o pesce o verdure, in brodo o saltati) 
  • Bento box in stazione (esperienza da fare, vi prendete la vostra bento preferita e la mangiate in treno, ps. alcuni ve la riscaldano anche su richiesta!) 
  • Tsukemen (buonissimo, non sapevo cosa fosse, l’abbiamo provato la prima sera a Tokyo, super semplice ma ottimo!) 
    Castella pie (torta soffice alta buonissima, non si trova ovuqnue, consiglio quella del mercato di Kyoto) 
  • Unagi (anguilla laccata buonissima, servita sul riso o sull’onigiri, si trova molto a Tokyo)
  • Insalata di patate giapponese (ogni locale ha la sua versione, le abbiamo amate tutte) 
  • Kobe (tipologia di wagyu più pregiata, se passate da lì oppure da Osaka) 
  • Yakitori (spiedini di ogni genere, buonissimo ai funghi shitaake, li trovate in stile street food a Golden Gai) 
  • Katsubushi (non mi è piaciuto perché è molto affumicato)
  • Takoyaki (polpette di polpo di Osaka simili al Okonomiyaki) 
  • Okonomiyaki (non mi è piaciuto ma degustibus, specialità di Osaka) 
  • Gyoza (ravioli giapponesi) 
  • Tofu (molto neutro, fritto è la sua versione più buona, inutile dirlo) 
  • Pane giapponese (ne hanno vari tipi, provare in cassetta spesso, ovvero quello usato per fare il katsusando) 
  • Melon pan (pagnotta dolce con crosticina) 
  • Fried rice (in ogni sua versione, di solito c’è sempre l’uovo e qualche pezzetto di carne)
    Karaage (pollo fritto, precedentemente marinato quindi morbidissimo dentro) 
  • Omurice (riso con frittata morbida e salsina agrodolce)
  • Tamago yaki (frittata di solo uova arrotolata in una padella speciale, la usano anche nei tramezzini) 
  • Sakè (io non ne vado matta ma dietro c’è un mondo da scoprire) 
  • Matcha latte
  • Gelato al matcha con marmellata di fagioli rossi 
  • Mochi (qui non li hanno come da noi con il gelato ma li trovi fuori frigo con marmellata di fagioli oppure mini mochi fatti solo di pasta di riso e glassati) 
  • Dorayaki (buonissimi anche al supermercato, classici con marmellata di fagioli rossi ma buoni anche con la castagna!) 
  • Shaved ice cream (granita letteralmente grattugiata, leggera come una nuvola) 
  • Taiyaki (cialda a forma di pesce ripieno di marmellata di fagioli rossi) 
  • Prima di partire fate scorta di snack per il volo al 7-Eleven (castagne bollite, fagioli soffiati, peanuts al wasabi, crackers alle alghe…) 
    La frutta: provate le pesche enormi e l’uva dolcissima 

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