Avete presente quando si dice “uno tira l’altro”? Ecco, questo è il caso dei taralli. Esistono molte varianti di questa ricetta campana-pugliese, ma io li preparo sempre nello stesso modo: piccolini, più leggeri perché senza strutto ne lievito, e dal gusto delicato, senza aggiunta di semi di finocchio ne peperoncino.

Ingredienti
- 500 g farina 00
- 180 ml vino bianco
- 125 g di olio d’oliva
- 12 g di sale
Disponete a fontana la farina sulla spianatoia, versate al centro l’olio e cominciate a mescolare, incorporando a mano a mano la farina. Sciogliete il sale nel vino in un bicchiere, quindi aggiungetelo un poco alla volta alla farina, continuando a impastare. Quando gli ingredienti saranno incorporati, lavorate a mano l’impasto qualche minuto fino ad ottenere una palla, quindi avvolgetela con la pellicola da cucina e lasciate riposare per 30’ a temperatura ambiente. Portate a ebollizione una pentola d’acqua. Rivestite due placche con carta da forno. Prelevate tante palline di 10 g dal l’impasto e rotolatele con il palmo della mano sulla spianatoia ricavandone dei piccoli filoncini di 1 cm di diametro. Unite le estremità dei filoncini formando la classica forma dei taralli. Preriscaldate il forno a 200 °C. Buttate man mano i taralli nella pentola di acqua bollente. Scolateli appena tornano a galla usando una schiumarola e disponeteli su un canovaccio pulito, appena distanti l’uno dall’altro, affinché perdano l’acqua in eccesso. Trasferiteli rapidamente sulle placche per evitare che si attacchino al canovaccio. Infornate per 30’. Sfornate i taralli e lasciateli raffreddare. Conservateli chiusi in una scatola di vetro per conservarne la croccantezza fino a 10 giorni.