Filippine

Pronti per viaggiare verso la località che più si avvicina al paradiso? E allora vi porto con me nelle Filippine. Composte da 1800+ isole, ci vorrebbero anni per girarle tutte, purtroppo noi avevamo solo 10 giorni che però siamo risucite a sfruttare al meglio, toccando due regioni incredibilmente diverse l’una dall’altra, immerse nella natura più incontaminata, e circondate dal popolo più felice, spensierato ed amichevole che io abbia mai conosciuto.

Il nostro viaggio è partito da El Nido, che abbiamo raggiunto dopo un lungo viaggio in aereo. Qui ci siamo subito imbarcate con il nostro tour a bordo di una bangka (tradizionale barca filippina in legno e bamboo), di 3 giorni e 2 notti in giro per l’arcipelago di Bacuit, conosciuto per le sue lagune blu cristalline, puntigliate di isolette ricche di vegetazione. Solitamente questo è un posto molto turistico (tenendo comunque conto le Filippine sono ancora molto poco turistiche rispetto ad altri paesi vicini come la Thailandia e Indonesia) ma viaggiando con Tao Philippines non abbiamo incontrato nemmeno l’ombra di un turista. Tao è un’associazione fantastica che organizza viaggi incredibili in barca, in varie zone, con gruppi di varie dimensioni, e di durate diverse. Noi eravamo in una ventina persone, accompagnati da circa 10 filippini marinai, tutti molto simpatici. Diciamo che è un’esperienza molto selvaggia, si viaggia in barca tutto il giorno, non c’è itinerario, si va dove porta il vento, e la sera si arriva in queste isolette deserte sperdute in mezzo al mare, dove dormirete in uno dei tanti basecamp di Tao, in delle capanne di bamboo, protetti da una zanzariere, su un materasso sottilissimo. Il bagno è quel che è e la doccia non esiste, ma ne vale assolutamente la pena perchè vi sembrerà di essere in un sogno: vi sentirete lontano dalla civiltà e sperduti in questo paradiso di acque cristalline, tarturaghe, palme e spiagge bianche. Il tour con Tao è assolutamente consigliato, sarà un’esperienza unica.

Dopo questa esperienza abbiamo preso un volo interno per l’isola di Siargao, la capitale del surf delle Filippine, un’isola relativamente grande ma ancora molto poco turistica. Infatti è prettamente rurale, la superficie è coperta da una immensa foresta di palme, e puntigliata qua e là da qualche risaia. Mi è bastato il tragitto aeroporto-hotel per innamorarmi di quest’isola: qui abbiamo trascorso 4 giorni incredibili in questo luogo autentico, accogliente, vivace, divertente, incontaminato… magico!

Sono partita con le lezioni di surf, che sono state bellissime, per la prima volta ho surfato in un mare caldo, sotto il sole, senza muta, con pesciolini colorati che sguazzavano sotto la mia tavola tra i coralli, e con la vista su una spiaggia deserta ricoperta da palme. Il mio instructor era David, è stato bravissimo perchè mi ha lasciato totalmente libera, tant’è che subito dopo avermi lanciato sotto un’onda, ne prendeva una anche lui (ps. le Filippine sono un paese davvero economico, pensate che 3 ore di lezione + attrezzatura costavano solo 15€!). Un’altra esperienza bellissima è stata la mezza giornata trascorsa alla Bayatakan Farm Experience, il primo rifugio benessere Farm-to-Table di Siargao. Questa è un’immersione pratica nell’agricoltura, nella cucina e nella cultura di Siargao. Abbiamo preparato varie ricette per il nostro pranzo, dagli involtini primavera, al riso blu, all’insalata di foglie di banana, alla zuppa di zucca, cocco ed erbette… è stata un’esperienza fantastica, ci siamo divertite davvero tanto. Siame andati a Sohoton Cove, una laguna di acqua salata, dove potrete nuotare con le meduse non-urticanti ed entrare in una grotta luminescente, ci si mette 1.30 di barchetta dal porto di Siargao ma nel viaggio si gode di una vista spettacolare sulla costa dell’isola (anche se la barchetta fa un rumore assordante). Poi, al tramonto, dovete andare a bere una birretta con tutti i surfisti a Cloud Nine, dove si crea l’onda più famosa di Siargao. In centro ci sono un sacco di locali molto carini in cui pranzare e cenare, alcuni davvero ottimi e tendenzialmente tutti economici. Qui sono tutti felici e gentilissimi, è semplicissimo prenotare tour o attività, potete arrivare senza aver prenotato nulla perchè sono tutti molto disponibili e in grado di aiutarti a fare tutto ciò che desideri. Affidatevi ai locals, loro vi consiglieranno le attività migliori da fare, è sempre tutto una sorpresa perchè la maggior parte non parlano bene l’inglese e non sparanno darvi molte informazioni su orari/timetable/mezzi di trasporto, e ciò lo renderà ancora più divertente!

Quando è giunto il momento di ripartire io ero tristissima, non mi era mai successo, ma sarei rimasta almeno altre due settimane, sia per conoscere di più Siargao, sia per esplorare altri luoghi di questo fantastico paese, come Siquijor, Bohol, Camiguin, Tubbataha Reef, foreste del Mindanao e molto altro… quindi, alla prossima!

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